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Qual è la differenza tra un pianoforte e un pianoforte?

 Una delle domande più comuni provoca confusione e confusione in molte persone. Questa è una domanda sulla differenza tra un pianoforte e un pianoforte. Alcuni cercano di evidenziare i segni di entrambi, e talvolta addirittura sorprendono i musicisti, distinguendo pianoforti e pianoforti per dimensioni, qualità del suono, colore e persino odore di buon gusto. Diverse persone me lo hanno chiesto più volte, ma ora mi sono posto volutamente questa domanda per dare una risposta in questo articolo a tutti coloro che sono ancora tormentati dai dubbi.

Ma il punto è che uno strumento musicale con il rispettabile nome di pianoforte non sembra esistere! Come mai? – il lettore potrebbe indignarsi. Si scopre che la parola pianoforte si riferisce a tutti gli strumenti musicali a tastiera, il cui suono risulta dai martelletti collegati ai tasti che colpiscono le corde. Esistono solo due strumenti di questo tipo: il pianoforte a coda e il pianoforte verticale. Piano è diventato un nome collettivo per pianoforti e pianoforti a coda, le forme più comuni nella pratica musicale. Nessuno li confonde tra loro.

Tuttavia, in tutta onestà, va detto che i primi strumenti di questo tipo con meccanismo a martelletto erano ancora chiamati pianoforti, o più precisamente pianoforti, per la capacità di produrre suoni di volume diverso. A proposito, il nome del pianoforte nasce proprio dalla combinazione di due parole italiane: , che significa "forte, forte" e , cioè "tranquillo". Il meccanismo del martello fu inventato dal maestro italiano Bartolomeo Cristofori a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo e aveva lo scopo di modernizzare il clavicembalo (un antico strumento a tastiera, il predecessore del pianoforte, le cui corde non venivano colpite con un martello , ma pizzicato con una piccola piuma).

Il pianoforte di Cristofori aveva una forma simile a un pianoforte a coda, ma non si chiamava ancora così. Il nome “pianoforte a coda” deriva dalla lingua francese; questa parola significa “reale”. È così che i francesi soprannominarono il pianoforte Cristofori il “clavicembalo reale”. Piano, tradotto dall'italiano, significa "piccolo pianoforte". Questo strumento è apparso 100 anni dopo. I suoi inventori, i maestri Hawkins e Muller, hanno deciso di cambiare la disposizione delle corde e dei meccanismi da orizzontale a verticale, il che ha contribuito a ridurre le dimensioni del pianoforte. Così è apparso il pianoforte, il “piccolo” pianoforte.

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